Canali Minisiti ECM

Anaao ricorre alla Commissione Ue per la violazione dell'orario di lavoro

Sindacato Redazione DottNet | 17/02/2020 21:15

Il riposo deve essere di undici ore e continuativo anche dopo la reperibilità

 Il sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed ricorre alla Commissione europea contro la violazione delle norme sull'orario di lavoro. Ha infatti depositato un ricorso alla Commissione Europea per avviare la procedura di infrazione contro lo Stato Italiano, ritenendo che per gli operatori sanitari del servizio pubblico sia violato il sistema minimo di tutele della salute dei lavoratori, previsto dalla Direttiva 2003/88 CE sull'orario di lavoro.  In particolare, si spiega in una nota, l'Anaao Assomed contesta la norma introdotta dal Governo Berlusconi (L. 133/2008) che esclude i lavoratori in servizio di reperibilità attiva dai benefici del riposo giornaliero di 11 ore consecutive nelle 24 ore. Le Aziende sanitarie hanno interpretato la legge nel senso che la chiamata in servizio del medico durante la reperibilità sospende, e non interrompe, il riposo giornaliero.

Una tale applicazione della norma "realizza, a nostro parere illegittimamente - commenta il segretario nazionale Anaao Assomed, Carlo Palermo - un effetto contrario alla Direttiva Europea, che fa un preciso ed inequivocabile riferimento alla consecutività e congruità del riposo, e non alla sommatoria delle ore riposate nell'arco delle 24 ore, al fine di favorire il pieno recupero delle energie psico-fisiche fondamentale per garantire la sicurezza delle cure. Pure il nuovo Contratto di Lavoro dell'Area Sanità per il triennio 2016/2018, recentemente entrato in vigore, ha risentito di questa interpretazione".  Palermo rileva come non sia comunque la prima volta che l'Italia subisce una procedura d'infrazione per aver privato i medici ospedalieri delle tutele comunitarie.

pubblicità

Anche in passato Anaao Assomed aveva denunciato il Governo italiano alla Commissione Ue per avere escluso, ancora nel 2008, i dirigenti del SSN dall'applicazione dei benefici della durata massima dell'orario di lavoro settimanale e del riposo giornaliero di 11 ore consecutive nelle 24 ore. L'Italia venne, perciò, deferita alla Corte di Giustizia della Comunità Europea con l'avvio di una procedura di infrazione conclusasi con l'obbligo di ripristinare anche per i medici e i dirigenti sanitari le tutele comunitarie.

Commenti

I Correlati

Quici: "E' ora necessaria una seria riforma che deve mirare al completamento della loro formazione sul campo”

Di Silverio (Anaao): "defiscalizzare parte dello stipendio come fatto per i privati per rendere più appetibile la professione del dipendente gravata oggi dal 43% di aliquota fiscale". Onotri (Smi): "Invertire il definanziamento pubblico alla sanità"

A Torino oltre 600 specialisti in anestesia e rianimazione al congresso nazionale dell'Area culturale emergenza Ace

Snami: il futuro è l'assistenza primaria

Sindacato | Redazione DottNet | 24/04/2024 11:20

Testa: "Molte le criticità relative alle case di comunità e ai Centri di Accoglienza Urgenze (CAU). Occorre una revisione delle strategie operative per garantire una presa in carico più efficace dei pazienti"

Ti potrebbero interessare

Quici: "E' ora necessaria una seria riforma che deve mirare al completamento della loro formazione sul campo”

Di Silverio (Anaao): "defiscalizzare parte dello stipendio come fatto per i privati per rendere più appetibile la professione del dipendente gravata oggi dal 43% di aliquota fiscale". Onotri (Smi): "Invertire il definanziamento pubblico alla sanità"

Snami: il futuro è l'assistenza primaria

Sindacato | Redazione DottNet | 24/04/2024 11:20

Testa: "Molte le criticità relative alle case di comunità e ai Centri di Accoglienza Urgenze (CAU). Occorre una revisione delle strategie operative per garantire una presa in carico più efficace dei pazienti"

"Il Paese sarà spaccato con un’assistenza pubblica che al Sud sarà da brividi"

Ultime News

Su Jama i risultati di questa indagine: i pazienti a cui viene erroneamente assegnata una diagnosi di infarto miocardico sono spesso sottoposti a ulteriori test, tra cui imaging ad alto costo e procedure invasive potenzialmente rischiose

L'iniezione scudo a mRna utilizza la stessa tecnologia degli attuali vaccini Covid ed è in fase di test negli studi di Fase III della fase finale

Gesualdo, basata sui bisogni delle varie branche specialistiche e dei pensionamenti

Fipe-Confcommercio e Associazione Aic firmano intesa